Come usare
questo materiale |
Bene, a parte l'interesse storico
che un simile gioco potrebbe avere, o anche la semplice
curiosità di confrontarsi con i punti di vista
di altri, in pratica, una volta stampate le 300 pagine
di questo gioco, cosa potreste farci?
Beh, a parte giocarci (e ci farebbe piacere se ci fate
avee le vostre impressioni), potrete utilizzare gran parte
di questo materiale anche semplicemente per rinnovare
le vostre abituali partite: potrete avere idee su come
impostare una campagna dalla parte sulla sceneggiatura,
idee su tecniche narrative da utilizzare dalla parte sulla
regia, idee da usare nell'interpretazione
dei personaggi e nella descrizione delle scene dalla parte
sul découpage, idee per creare partite e campagne
dal libro dei generi. |
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Il nome
Anche il nome del gioco ebbe varie vicissitudini. All'inizio
non ne aveva uno, ovviamente. Poi, visto il riferimento al
cinema, si girò attorno a quello con nomi quali "Motore...
Azione!", "Il Cinema senza Immagini", una traduzione
greca italianizzata di quest'ultimo titolo: "Anikokino",
poi "Immaginaria" fino ad arrivare, nella pubblicazione
nella collana dei Duemilagames come "La Regola del Gioco",
sottile autoironia sul fatto che si trattava di un Gioco di
Ruolo... senza regole (almeno nel senso tradizionale del termine).
Composizione di Immaginaria
Immaginaria è suddiviso in quattro parti, le prime
tre assieme formano il Libro del Metodo":
la sceneggiatura descrive il modo per creare le campagne e
come descrivere i personaggi;
la regia descrive le tecniche narrative e dà ai Narratori
gli strumenti per deciderne l'utilizzo, anche a seconda del
genere di storia che si vuole narrare assieme ai giocatori;
il découpage (un termine che si può pressappoco
tradurre con "montaggio") descrive il metodo di
gioco e di risoluzione delle azioni dando altri accenni alla
presentazione delle scene e sull'interpretazione dei personaggi.
Poi c'è il libro dei generi, che descrive i diversi
approcci alla narrazione e i motivi per i quali alcune tecniche
siano utilizzabili in alcuni generi e altre no.
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